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Il più grande sogno mai sognato

L’anno scorso su questo blog abbiamo dedicato uno spazio all’anniversario della firma dei Trattati di Roma. Un anniversario importante: 60 anni di maggiore integrazione tra gli Stati membri. La facoltà di Scienze politiche del nostro ateneo ha voluto dedicarvi una conferenza, che ha avuto luogo il 22 novembre con la partecipazione del Professor Ugo Villani dell’Università “Aldo Moro” di Bari.

Il Professore ha ripercorso la lunga strada del processo di integrazione europea e si è soffermato sull’importanza dei Trattati di Roma nella storia della Comunità.

Non sono mancati i riferimenti alle tante sfide che l’Europa ha davanti e alle quali l’Italia, soprattutto negli ultimi anni, ha dato prova di voler prendere parte con coraggio. Questo millennio si è infatti aperto con la questione migratoria, che ha visto il nostro Paese schierato in prima linea nel tentativo di essere solidale e sicuro al contempo. L’adozione del “Migration Compact” da parte della Commissione Europea su proposta italiana costituisce il punto di arrivo di un percorso ben più lungo che ha portato i governi che si sono succeduti a dover soprattutto dare voce alla tragedia che si stava perpetuando al largo delle nostre coste.

Questa rappresenta solo una delle tante vicende che negli ultimi mesi hanno richiamato l’Europa all’importanza di quei valori che, nei trattati, gli Stati membri si impegnano a rispettare e promuovere. A cominciare da quello della solidarietà che tante volte, nella fase più buia della crisi economico-finanziaria (tra il 2011 e il 2012), è tornato nel dibattito pubblico in opposizione alle politiche di austerity. La fine prossima della congiuntura pone l’assoluta necessità di costruire realmente un’economia sociale di mercato, che tenda a produrre crescita sostenibile, piena occupazione e progresso sociale.

Allo stesso modo sarà fondamentale concentrarsi sulla soluzione del problema del deficit democratico, il quale è stato in parte colmato alle ultime elezioni europee dallo sforzo comune delle famiglie politiche che siedono nel Parlamento dell’Unione, ma che richiede un supplemento di elaborazione e un’affermazione netta del primato della politica sulla tecnocrazia.

Questo anniversario ci impone dunque una riflessione complessiva sulle prospettive dell’UE. Riflessione che deve partire dalla consapevolezza, come ha affermato il Professor Villani al termine della sua lectio magistralis, che il progetto europeo è il progetto più ambizioso della storia contemporanea. E di questo grande sogno dobbiamo essere all’altezza.

A cura di Giulia Iacovelli

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