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Il Made in Italy e l’apertura all’internazionalizzazione

L’internazionalizzazione è il processo attraverso il quale le imprese si aprono a nuovi mercati esteri, instaurando rapporti con altre aziende, consumatori e istituzioni con l’obiettivo di vendere, di produrre, acquistare materie prime o di trovare nuove fonti di finanziamento.

L’internazionalizzazione si può definire come “Il processo di adattamento di una impresa, un prodotto, un marchio, pensato e progettato per un mercato o un ambiente definito”.

Perché un’impresa dovrebbe avviare un processo di internazionalizzazione? Un processo di questo genere rappresenta un’ottima opportunità per aumentare il proprio business e costituisce una delle migliori opportunità per un imprenditore che desidera ampliare il target, non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi.

Dopo aver analizzato i vantaggi competitivi che l’azienda può acquisire con questo tipo di operazione, occorre focalizzarci sul come questa azienda può raggiungere questi obiettivi, o meglio su quali requisiti deve fare leva. Per prima cosa, la situazione economica interna deve essere stabile e non presentare defezioni in termini di bilancio. L’azienda deve mettere in campo strategie di marketing e di comunicazione al fine di essere più competitiva possibile non solo agli occhi di competitors nazionali, ma soprattutto esteri.  Un’accurata scelta delle materie prime e delle risorse aumenta sicuramente il livello aziendale, garantendo un maggiore impatto nella società e nei consumatori, che sceglieranno con maggiore consapevolezza e affidabilità.

Basti pensare alla nostra realtà italiana, con il noto marchio del Made in Italy, dove da qualche secolo gode di un’ottima reputazione a livello mondiale. Grazie all’attenzione precisa dei produttori, questo noto marchio ha acquistato centinaia di paesi, che hanno tentato di copiarlo ottenendo però scarsi risultati. Il Made in Italy e tutto quello che ruota intorno alla concezione di produzione italiana hanno saputo e, continuano a difendersi, offrendo sempre prodotti di eccellenza e di autenticità nostrana.

Come il noto fondatore di una delle aziende leader del mondo della produzione di pasta, Pietro Barilla, dove in provincia di Parma, in una piccola bottega inizia la sua graduale escalation, raggiungendo, in tempi molto brevi considerando l’epoca di riferimento, mercati di diversi paesi e, sarà proprio un viaggio all’estero, in America, che gli ha permesso di scoprire le nuove tecniche di marketing e di comunicazione, che si riveleranno propedeutiche alla promozione del suo brand.  Mentre, sempre nel settore del food, in Italia un’altra importante azienda leader del mercato alimentare è Ferrero, le sue origini, più recenti, risalgono invece agli anni ’40, quando il fondatore Pietro Ferrero trasformò una piccola pasticceria piemontese in una fabbrica, con sedi operative anche all’estero. Nel 1956 nasce il primo stabilimento in Germania e successivamente in Francia, per poi espandersi in tutta l’Europa. Una situazione particolare è quella della Ferrero in Germania, che è stata rivisitata la ricetta classica per applicarla ad altri tipi di dolciumi, garantendo la qualità del prodotto autentico.

A cura di Arianna Buzzetti

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