Per riflettere

Calabria, fonte di incertezze e di ispirazione

In questi ultimi mesi la seconda ondata da coronavirus che tutti stiamo vivendo ha portato al centro dell’attenzione lei, la Calabria. Oramai la Calabria è l’argomento di ogni dibattito politico, protagonista di programmi televisivi e oggetto di meme scherzosi sui social. Cosa è successo esattamente?

Il Governo ha ritenuto opportuno in uno degli ultimi DPCM entrati in vigore inserire la Calabria tra le zone rosse, cioè le zone che sono ad alto rischio di contagio. Questa decisione appresa dall’opinione pubblica soprattutto calabrese ha portato a chiedersi la ratio fondante del provvedimento governativo dato che il tasso di contagio in Calabria non era paragonabile a quello della Lombardia e del Piemonte. Tale incognita è stata risolta affermando che la sanità calabrese non sarebbe pronta ad affrontare una eventuale diffusione acuta del virus, essendo da circa dieci anni soggetta a commissariamento per infiltrazioni mafiose e vedendo come commissario, ormai ex, il dott. Cotticelli. Quest’ultimo, a seguito di un’intervista scandalosa rilasciata al programma ‘Titolo V’ in cui ha affermato di essere ignaro delle sue responsabilità relative alla realizzazione di un piano anti-covid (affermazioni smentite in un secondo momento dallo stesso), si è ritirato dando il via ad una serie di nomine per trovare una persona adeguata a ricoprire questo ruolo.

La Calabria è da sempre stata fonte di incertezze derivanti da varie problematiche che hanno paralizzato questa regione. Tuttavia, la Calabria è così irrecuperabile come ha recentemente dichiarato il dott. Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia?

Di certo, questa è terra fatta di grandi sfide ma non bisogna dimenticarsi dei pregi valorizzando solo i difetti. La compagnia aerea ‘Easyjet’ a giugno aveva inserito sul suo sito una descrizione poco decorosa della Calabria, indicando che la mancanza di turismo è causata dall’attività mafiosa e dai terremoti, poi scusandosi e modificando l’inserzione. Indubbiamente in questa sede sono stati evidenziati tre fenomeni presenti nel territorio calabrese. D’altro canto, è altrettanto indubbio che in Calabria si lotta ogni giorno per contrastare la criminalità organizzata, al pari di altre regioni, e si riuscirebbe a ricostruire una città terremotata, come fece Reggio Calabria nel 1908. La Calabria è una regione che ha un patrimonio culturale immenso, una regione fatta di tradizioni secolari che meritano di essere conosciute e circondata da una bellezza naturale non indifferente che merita di essere fotografata e divulgata in tutto il mondo andando a promuovere nel migliore dei modi il turismo.

Lo spirito calabrese è intriso nelle persone che ci sono nate e l’hanno vissuta questa terra, anche se solo per i primi anni della loro vita per poi andare a fare carriera altrove; ma anche altrove si porta un pezzo di Calabria con sé e si continua ad essere ispirati da questa. Basti pensare ai molteplici rinomati che hanno seminato le loro passioni nella loro città d’origine calabrese e dopo ne hanno raccolto i frutti in altri posti, tra cui Gianni Versace la cui azienda, non a caso, ha come simbolo la Medusa, figura mitologica greca. Egli stesso aveva dichiarato che la sua città d’origine è stato il regno dove è cominciata la sua favola e dove ha iniziato a respirare l’arte della Magna Grecia. Queste parole, come tante altre, bastano per far riscattare la Calabria da una via che appare senza uscita?

A cura di Giusy Morabito

 

 

 

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