BOOKCITY 2017: tra letture, eventi e grandi ospiti
Anche quest’anno, come ormai accade dal 2012, Milano ha promosso dal 16 al 19 novembre il progetto “BOOKCITY MILANO”, quattro giornate interamente dedicate alla lettura, ai lettori e al libro. L’iniziativa è nata con l’intento di rinnovare l’immagine e l’offerta culturale della città. Sono state proposte diverse tipologie di eventi: da quelli “tematici”, nelle sedi della vita sociale milanese, a quelli “fuori luogo”, come l’iniziativa nata quest’anno di portare il libro e la lettura nelle case dei cittadini disposti a trasformare la propria abitazione in una piccola sede BookCity, per ospitare un evento ispirato alla tv, alla musica, al cinema e ai romanzi americani.
Tra i personaggi più attesi di quest’anno ci sono stati Marc Augé durante la serata inaugurale, Daniel Pennac con un reading tratto dal suo ciclo di romanzi “Malaussène”, Gianrico Carofiglio, Fabio Volo e tanti altri nomi che hanno partecipato a queste giornate, conclusesi il 19 novembre al Teatro Franco Parenti, con un evento interamente dedicato a Umberto Eco, tra letture e ospiti che gli hanno reso omaggio.
Anche la nostra Università è stata protagonista di questo progetto, allestendo da Giovedì 16 a Mercoledì 22 novembre presso Mensa&Pizza.9 il “Salottino del libro usato”, in cui si sono potuti acquistare libri usati ad 1 euro, e organizzando una serie di eventi aventi come focus le discipline e i saperi del Novecento.
Inoltre, una delle nostre collegiali, Rebecca Mannocci, ha deciso di immergersi nell’iniziativa di BookCity in prima persona, come volontaria nella cura e nell’organizzazione di queste giornate, offrendoci, così, la possibilità di avere una prospettiva diversa attraverso la quale guardare questo evento.
Qui di seguito è riportata la sua esperienza:
“Amo molto i libri e in generale il mondo della lettura; per questo motivo, ho deciso, in occasione della sesta edizione di BookCity, di dare il mio contributo alla manifestazione in un modo un po’ diverso dal solito: facendo la volontaria. L’idea di poter, nel mio piccolo, promuovere e dare una mano alla migliore realizzazione possibile di questo evento, che vede la rottura delle enormi barriere in cui troppo spesso giacciono cultura e informazione, mi attirava molto. Ho scelto di fare questa esperienza presso il Circolo Filologico Milanese, la più antica associazione della città di Milano (1872), fondata da Viollier con la finalità di promuovere la cultura e lo studio delle lingue e civiltà straniere. Le conferenze tenutesi in questa struttura trattavano principalmente di filosofia, spiritualità e psicologia. È stato molto bello per me vedere persone di tutte le età e dagli svariati interessi accorrere numerose a una manifestazione culturale che ritengo molto importante e ricca di valori positivi.”
A cura di Chiara Inverno e Rebecca Mannocci