Per riflettere

Maggio, il mese di Maria

Il mese di Maggio è fin dal medioevo dedicato alla Madonna, la cui figura è di enorme importanza per i il cattolicesimo. In questo anno così particolare, inoltre, il mese che si sta per concludere ha assunto un significato ancora più specifico e straordinario: Papa Francesco ha chiesto che le preghiere rivolte a Maria in questo periodo si intensificassero per chiedere la fine della pandemia, che da oltre un anno ha sconvolto le nostre esistenze ed ha cambiato le nostre abitudini e i nostri modi di vivere i rapporti sociali.

 

Proprio per questi motivi il nostro collegio ( il cui nome è devoto proprio alla Santa Vergine) si è impegnato in una serie di attività, promosse dalla commissione liturgica, per unire tutte le marianne nella preghiera e nella riflessione in questo momento così significativo.

Il mese si è aperto con “La notte di Nicodemo”, la veglia di preghiera per tutti gli universitari tenutasi il 5 maggio presso la chiesa di Santa Maria Segreta, della quale abbiamo potuto apprezzare anche le particolarità artistiche grazie a una visita guidata e riunirci tutti insieme in un momento di riflessione.

 

Pochi giorni dopo la veglia la commissione liturgica ha pubblicato un podcast della rubrica “Arte e Spiritualità” intitolato “Maria, Madonna nell’arte”: una chiacchierata amichevole in cui sono state selezionate le iconografie mariane più celebri ed è stato analizzato il cambiamento delle rappresentazioni artistiche di Maria in relazioni alle diverse percezioni culturali e liturgiche.

Un altro incontro importante del mese è stata la Santa Messa in onore del giudice beato Rosario Livatino (sul quale, ad Aprile, sono anche state fatte due conferenze). Il giudice è stato assassinato giovanissimo dalla mafia nel settembre del 1990 e rappresenta il perfetto esempio di “coerenza piena tra fede e vita”, è stato proclamato beato il 9 maggio presso la Cattedrale di Agrigento.

 

Il mese di Maggio è stato dunque intenso di momenti importanti e arricchenti in cui abbiamo avuto l’opportunità di vivere la preghiera sia in comunità sia nella nostra interiorità di singoli, nella speranza che in un futuro non troppo lontano si torni a vivere il nostro collegio senza restrizioni e senza distanze.

 

 

A cura di Ania Alleva

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