L’UOMO DEL DIALOGO: Il Cardinale Jean-Louis Tauran
Nel pomeriggio dello scorso sedici gennaio, le ragazze del collegio hanno partecipato ad un incontro, presso l’Aula Magna dell’Università, in memoria di un uomo importante, promotore di dialogo e costruttore di pace: il cardinale Jean-Louis Tauran.
Nominato cardinale nel 2003 da Giovanni Paolo II, Jean-Louis Tauran era fermamente convinto che le buone relazioni tra cristiani e musulmani potessero dare un grandissimo contributo per la pace nel mondo. Egli sosteneva, infatti, che la vera minaccia non risiede nelloscontro tra civiltà, bensì nel mancato incontro a causa di ignoranze e radicalismi. A tal proposito, credeva che l’educazione fosse la chiave per promuovere l’armonia interreligiosa, la libertà e il rispetto per le persone che praticano culti diversi.
Il Cardinale quindi ha proiettato la sua vita per la ricerca del dialogo, anzitutto con Dio, poi tra i popoli, i governi, le istituzioni internazionali ed infine tra le religioni.
Dialogare significa aprirsi all’altro e questo permette lo scambio reciproco di valori spirituali e umani: è il punto di partenza per una profonda comprensione. È la chiave per la comprensione reciproca perciò diventa indispensabile un’educazione all’ascolto dell’altro. Esso presuppone una complementarietà tra l’ascolto e la parola, e l’ascoltare implica un atteggiamento profondamente interessato.
Il dialogo interreligioso, oggetto di questa conferenza, non viene visto dai fedeli solo come una sfida, ma come un’occasione da cogliere poiché rende possibile il passaggio da una mera ricerca umana, attraverso il contributo della società, alla possibile scoperta della verità.
Come sosteneva il Cardinale: «le religioni non sono il problema ma fanno parte della soluzione, pertanto siamo ‘condannati’ al dialogo interreligioso». Al contrario di quanto si possa pensare, non bisogna assolutamente nascondere la propria fede o addirittura rinunciarci, ma è necessario ampliare i confini della propria mente verso argomenti e pensieri altrui: siamo tutti diversi e questo ci porterà verso l’accettazione reciproca.
Come comunità, possiamo quindi impegnarci nel comprendere e seguire la testimonianza del Cardinal Jean-Louis Tauran per ottenere un presente e soprattutto un futuro migliore. Siamo quindi invitati a mirare a una cultura che permetta a tutti di vivere nella libertà dei propri principi e nel rispetto di quelli altrui, con dignità e sicurezza.
A cura di Valentina Indino