Dal 3 al 6 Aprile 2025, una delegazione di studentesse del Collegio Marianum ha avuto l’opportunità di prendere parte a un evento formativo organizzato dall’Istituto Toniolo. Destinazione: Paestum. Immersi in un contesto ricco di cultura e storia, i partecipanti hanno incontrato delegati e amici dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Si è trattato di un’esperienza arricchente e impattante, svoltasi in occasione dell’Incontro nazionale dei Delegati e Amici dell’Università Cattolica.
Le nostre ragazze hanno avuto il piacere di incontrare studenti collegiali di tutte le sedi, delegati e membri dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, vivendo giornate ricche di confronto, riflessione e crescita personale, sperimentando una vera comunità edificante. Ancora una volta, l’esperienza collegiale si è confermata uno strumento vivo di formazione e di profonda appartenenza all’Università Cattolica.
Il tema guida dell’evento, “Università laboratorio di speranza”, è stato il filo conduttore di workshop, tavole rotonde e momenti comunitari che hanno toccato in profondità il vissuto dei giovani e il loro rapporto con i luoghi dell’abitare, le tradizioni e le sfide del futuro.
Tra i momenti più significativi si ricordano:
-Il workshop condotto dalla Dott.ssa Dalila Raccagni sull’ingresso nell’età adulta, il senso dell’abitare e i riti che accompagnano il percorso verso la crescita personale;
-La tavola rotonda “Riti di passaggio, ieri e oggi. Generazioni in dialogo”, che ha visto dialogare accademici e giovani sul tema dell’identità e della trasformazione sociale, e su tutti quei momenti (positivi o negativi) che hanno sancito un prima e un dopo nella propria esperienza di vita;
-La visita guidata agli scavi archeologici di Paestum, che ha offerto uno sguardo profondo sulla memoria storica del territorio;
-L’intervento di mons. Francesco Savino, Vicepresidente della CEI, che ha invitato i partecipanti a vedere nell’Università non solo un luogo di formazione, ma una vera e propria “palestra di speranza”.
Come ha ricordato mons. Claudio Giuliodori il 4 Maggio, durante la Celebrazione Eucaristica per la Giornata dell’Università Cattolica nel campus di Roma, “Siamo chiamati a riflettere su come i luoghi di alta formazione possano essere laboratori di speranza”.
A Paestum, questa riflessione è diventata esperienza vissuta.
Le Marianne sono tornate da questo evento arricchite, consapevoli di essere parte di una comunità più grande, che guarda al futuro con responsabilità e fiducia.
Ecco alcune testimonianze dirette:
“È stata un’esperienza di comunità vera e profonda, che ci ha permesso non solo di condividere momenti intensi e significativi, ma anche di vivere quei giorni con uno sguardo nuovo, pieno di speranza e fiducia verso il futuro, un’esperienza resa ancora più preziosa dal fatto che si è svolta in un anno giubilare come questo.”
Emanuela Scarfò, Collegio Marianum (Milano)
“Ci sono esperienze che si imprimono nella memoria non solo per ciò che si è fatto, ma per ciò che si è sentito, condiviso, scoperto. È difficile racchiudere tutto in poche righe. Ma forse, se dovessimo sintetizzare questa esperienza, potremmo dire che ci ha restituito il gusto dell’incontro autentico, della riflessione condivisa e della bellezza di essere parte di una comunità che educa e accompagna. Il viaggio educativo vissuto con l’Istituto Toniolo è stato un tempo speciale, in cui abbiamo assaporato in profondità il significato dell’essere studenti, giovani e parte viva dell’Università Cattolica.”
Juan Pablo Saucedo, Collegio San Damiano (Roma)
“Da Nord a Sud, i collegi dell’Università Cattolica si sono incontrati in un viaggio di scoperta e riscoperta: uniti dalla stessa appartenenza e guidati dalla tradizione, ci siamo immersi nella storia millenaria di Paestum, tra archeologia e memoria, lasciandoci affascinare dalle radici antiche che parlano ancora al presente.”
Michele Ferrantino, Collegio Nuovo Joanneum (Roma) difficile racchiudere tutto ciò che è stato in poche righe, ma una cosa è certa: le partecipanti sono tornate da Paestum con nuovi occhi, legami più forti, idee da portare avanti e una consapevolezza più profonda di cosa significhi far parte dell’Università Cattolica. Un’esperienza che difficilmente sarà dimenticata.

